Capitello di Santa Eurosia, Mizzole (VR)

Tipologia Bene architettonico
Data cronica
1630
Il capitello dedicato a Santa Eurosia a Mizzole (VR)
Il capitello dedicato a Santa Eurosia a Mizzole (VR)

Tipologia

Capitello

Notizie storico-critiche

Degna di nota è la Cappella che incontriamo sulla sinistra, appena varcato il torrente sul ponte di Santa Eurosia, perché presenta un passato storico ricco di avvenimenti e pregno di devozione e pietà popolare. A Mizzole esisteva una statua di Santa Eurosia portata in paese dalle truppe Spagnole alla fine del 1500. Nel lontano 1630, quando imperversava il flagello della peste, gli abitanti di Mizzole, già devoti a Santa Eurosia, le chiesero protezione e decisero di costruire all’inizio del paese un Capitello con incastonata questa statua, sicuri che la sua presenza avrebbe protetto loro e tutti gli abitanti delle colline da questa “maledetta” pestilenza. A lato piantarono un frassino. Si sa per certo che questo miracolo avvenne. Da quel lontano prodigioso evento la devozione alla Santa crebbe sempre più negli abitanti di Mizzole. Passarono gli anni. Il vecchio frassino, in un periodo non ben definito, perse le foglie e si seccò. Alcuni contadini decisero di tagliarlo. Come la tradizione ci ha sempre riportato, quando il mattino successivo si presentarono per tagliarlo, videro, con grande meraviglia, il frassino verde e fiorito. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale Mizzole ospitò molti sfollati, i quali cercarono rifugio dai bombardamenti che stavano distruggendo Verona. Fu allora che si unirono gli abitanti del Paese e fecero un voto: “Se Santa Eurosia li avesse protetti dagli orrori della guerra, avrebbero abbellito il capitello, inserendolo in una cappella”. La fede delle nostre genti fu premiata: il miracolo si verificò per la seconda volta. I cittadini di Mizzole e tutti gli sfollati mantennero fede alla promessa fatta e nell’estate del 1947 con grande festa e commozione si inaugurò l’attuale Cappella che racchiude il Capitello, il Frassino e le testimonianze delle grazie ricevute da tutti coloro che si rivolgono alla venerata Santa Eurosia. Motta Alessandra, Mizzole tra storia e leggenda, in "L’olmo", n. 2, marzo 1991